Groupama-FDJ, il general manager Marc Madiot: “Il ministero trovi una soluzione veloce per far allenare i nostri corridori”

Marc Madiot è preoccupato per il prosieguo della stagione ciclistica. Il general manager della Groupama-FDJ ha visto un inizio di stagione non sempre brillante dei suoi uomini, che prima della sospensione hanno ottenuto un solo successo: quello di Alexys Brunel nella tappa d’apertura dell’Etoile de Bessèges. La formazione francese ha però visto qualche piazzamento dei suoi uomini più rappresentativi: David Gaudu e Thibaut Pinot hanno sfiorato il podio nelle ultime due corse World Tour, arrivando quarto e quinto rispettivamente all’UAE Tour 2020 e alla Parigi-Nizza 2020. I prossimi obiettivi però rischiano di sfumare, dopo che il calendario è stato rivoluzionato a causa del coronavirus.

Il numero uno del team si è detto preoccupato per la situazione in un’intervista concessa a France TV: “È semplice, non c’è più un programma. I miei corridori non possono allenarsi sulla strada. Non sono stato io a vietarlo, ma le autorità pubbliche. Dunque non si va. Si cerca di compensare con allenamento a casa, ma è qualcosa a breve termine. Si può tenere una quindicina di giorni, non di più. Non è così che si prepara il Tour de France, anche se la situazione sanitaria del nostro Paese e la salute di tutti restano più importanti. Ad oggi è impossibile progettare il resto del calendario. In queste tre settimane abbiamo cercato di stabilire un piano coerente anticipando una ripresa delle competizioni, ma ogni giorni gettiamo alle ortiche il nostro piano. Non sappiamo più quale sia il calendario e non avremo niente fino alla fine di maggio”.

Madiot ha poi proseguito con un appello alle autorità: “Aspettiamo di essere al mese di giugno per parlare di Tour. Ma se il Tour si farà, sarà molto complicato a livello sportivo. L’epidemia non si sviluppa allo stesso ritmo sui diversi continenti. Oggi, in Europa la parte neolatina è ferma mentre al nord non ci sono restrizioni. Per esempio, il mio corridore svedese Tobias Ludvingsson si può allenare senza problema. Idem per i colombiani che sono rientrati a casa e possono fare chilometri in altitudine. Hanno un vantaggio enorme su noi. Il ministero deve trovare molto velocemente una soluzione per permettere ai nostri atleti di allenarci, altrimenti non saremo al livello degli altri. Non sono troppo inquieto per le monumento. Si potranno mettere in autunno. Per i Grand Tour mi sembra impossibile”.

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